194 research outputs found

    Smartness. The face of the integration in the new “performing” society

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    Economia, potere, così come case, persone e lavoro, ma prima di ogni altra cosa città: tutto negli ultimi anni è chiamato a diventare “smart”. È questa l’era della smart economy, della smart governance, della smart home, delle smart people, dello smart work e della sempre più imperante smart city. Con il sostegno della scienza, o meglio delle diverse scienze (ingegneria, politologia, urbanistica, architettura, sociologia, etc.) che ne spieghino i fondamenti a monte e della politica che, ai vari livelli (nazionali e internazionali), ne orienti i processi a valle, la smartness diventa il nuovo orizzonte della società contemporanea a cui conformare senso e prassi su scala planetaria. Ma cosa significa, per un luogo come per una attività, per una persona come per una collettività, essere “smart”? Qual è il denominatore comune che lega tra loro le diverse declinazioni del termine, come gli ambiti di applicazione? Quanto questa ricerca di intelligenza è ricerca di efficienza? E quanto l’efficienza è di per sé garanzia di intelligenza? Dopo un breve excursus sul concetto in oggetto e suoi ambiti esplicativi, l’analisi si concentra sul postulato dell’integrazione quale principale condizione di realizzazione della smartness, anche per fini efficientisti. È l’integrazione la vera sfida contenuta nella smartness e la vera promessa, al momento non mantenuta, della società performante

    Le caratteristiche di novità del capitale emergente. L'intangibilità del capitale sociale

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    L’intangibilità delle risorse contrassegna in maniera crescente il capitale emergente e trova nella aggettivazione sociale, che a questo si accompagna, una delle sue più importanti specificazioni. Queste riflessioni sono dedicate al tentativo di fare chiarezza sull’intangibilità del capitale sociale e di coglierne le implicazioni soprattutto rispetto al modo tradizionale di concepire le risorse utili in vista del perseguimento di un obiettivo, il capitale appunto. Vedremo come esse chiamano in causa uno spostamento del focus dell’attenzione che va dal risultato dell’azione (il bene) all’azione stessa (la produzione sociale) nonché da un tipo di azione/razionalità (strumentale, formale e tecnico) ad un altro (espressivo, sostanziale e informale) per riguardare, infine, un mutamento, altrettanto nuovo e peculiare, della concezione del valor

    Anima: un rompicapo per le scienze sociali? Il contributo di Pareto

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    Il saggio si interroga sulla possibilità di spiegare e comprendere il concetto di anima in Sociologia attraverso il pensiero di Vilfredo Pareto.The essay questions the possibility of explaining and understanding the concept of soul in Sociology through the thought of Vilfredo Pareto

    Etica militare e spirito del capitalismo. Il complesso intreccio culturale tra guerra ed economia in Werner Sombart.

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    Come può dunque la guerra aver determinato il capitalismo? Non è al processo di razionalizzazione, come voleva Weber, che dobbiamo guardare, ma all'ethos guerriero e militare. È stato questo ethos a determinare quella trasformazione culturale di cui capitalismo, spirito e rispettive leve non sono che delle conseguenze. Il presente saggio è volto a sciogliere il complesso nodo che stringe tra loro cultura, guerra e capitalismo

    Network Society. What is it?

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    What is the network society? Roberta Iannone provides a complete and articulated definition of the concept of “network” that renders, in a clear and effective way, the descriptive content of the analysis, giving us at the same time a key to depict the contemporaneity. This perspective is enlarged and enriched by the interesting contributions of Cristina Marchetti, Laura Mariottini, Emanuele Ferreri and Manuela Ciprì.The key questions of the present volume are why and how to read society as a network. At the base of these interrogatives, there are at least three reasons: 1. First, the fact that the network has colonized the common use of the language and the collective imagination. Everyone talks about networks in different areas (politics, economics and health care, among others) and referring to different concerns (conformity, cooperation, multilingualism, social control and the crisis of the welfare state, to name but a few). In each situation, it assumes the most varied features: from a device that saves, to a mesh that traps. In these aspects, the role of the InterNet ‒ as the “network of networks” ‒ emerges. It becomes a metaphor and, at the same time, a support both for the Network Society and the contemporary societies even when creating new divisions – as exemplified by the concept and the phenomenon of the digital divide. 2. The second reason is that the study of the network is essential for the description of some of the processes through which we explain contemporary society since the late ‘70s: the postmodern and post‐industrial society; the fluid and flexible social processes; the organizations as cooperative and anti‐bureaucratic systems; the actors as results of multiple identities and as points of intersection of different social circles; the end of the fixed and immutable order of hierarchies and the advent of the governance; the birth of the “global village”; globalization; the mobility and transnationalism; the new forms of solidarity and horizontal communities; the transition from welfare state to the welfare society, etc. 3. The third reason is related to the implications the network society has in terms of linguistic practices and discursive production of space during the process of construction of both individual and collective identities. The movements of the individuals in the geographic space, resulting from the globalization processes of migration and mobility, generates a process of dislocation that involves the loss of the relationship between natural, socio‐cultural and geographical boundaries, while producing a partial relocation of old and new symbolic productions. Consequently, at the base of the postmodern processes of identity construction we cannot find the traditional relationship, related to socio‐territorial aspects, but a more complex net, that involves transnational and multilingual discursive practices. Therefore, to analyse society as a network means not only to respond to the “actual needs”, but also to highlight the “opportunities” and the “utilities”, and to investigate if society is really relational or only perceived as such – as exemplified by these processes and the related concepts

    The smart home in the mind and in the practice of digital natives. The case of “Sapienza” University

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    Smart home e giovani: quale la percezione? La presente indagine pilota, effettuata da un gruppo di studiosi dell’Università Sapienza di Roma mira ad analizzarne i risultati, rappresentando una ricognizione essenziale di quello che è l’universo dei giovani in relazione al mondo smart e alla domotica. L’Ateneo Sapienza sposa appieno la sfida lanciata da Horizon 2020 con il progetto ReStart4Smart, un laboratorio pratico in cui poter conoscere e sperimentare, fare ricerca e innovare, condividere e divulgare, tanto problemi quanto, e più possibile, soluzioni ambientali ed abitative. Chi sono realmente i nativi digitali? E qual è il loro livello di conoscenza della smart home? Quali i valori e quali i comportamenti concreti in relazione all’utilizzo intelligente delle nuove tecnologie

    Dentro la piramide dell'organizzazione. Fabbisogni, criticità e prospettive dei quadri aziendali del settore elettrico.

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    La ricerca indaga l'universo dei Quadri aziendali afferenti al settore elettrico. Lo scopo conoscitivo è far emergere fabbisogni, criticità e potenzialità connesse alla loro condizione lavorativa. La ricerca scientifica è stata condotta attraverso diverse fasi operative, quali: l'analisi delle discipline normative vigenti relative ai quadri aziendali; la determinazione del questionario da distribuire sull'intero territorio nazionale; la definizione del campione su cui effettuare l'indagine statistica; l' effettuazione di un pre-test con analisi dei relativi risultati e la validazione dello stesso; la definitiva approvazione del questionario da distribuire - con relative indicazioni di presentazione - e la determinazione delle modalità di somministrazione dello stesso; la creazione di una matrice volta alla catalogazione ed elaborazione dei dati desunti dai questionari e l' elaborazione scientifica dei dati medesimi; la redazione del report contenente i risultati ottenuti e sintetizzati in apposite tabelle e relativi grafici - e le operazioni di interpretazione scientifica dei risultati ottenuti; la preparazione degli argomenti oggetto dei focus group e lo svolgimento degli stessi; l'analisi dei dati risultanti dai focus group e la comparazione dei dati ottenuti dalla intera ricerca con il quadro normativo vigente ai fini di un'apposita politica sindacale, sia in sede di contrattazione collettiva che in sede di supporto alle politiche legislative nazionali

    Capitalismo e teoria sociologica

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    Curatela di un testo collettaneo che analizza criticamente i contributi teorici e i nuovi casi empirici di declinazione e trasformazione del capitalismo

    Performance of artificial intelligence for colonoscopy regarding adenoma and polyp detection: a meta-analysis

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    BACKGROUND AND AIMS One fourth of colorectal neoplasia is missed at screening colonoscopy, representing the main cause of interval colorectal cancer (CRC). Deep learning systems with real-time computer-aided polyp detection (CADe) showed high accuracy in artificial settings, and preliminary randomized clinical trials (RCT) reported favourable outcomes in clinical setting. Aim of this meta-analysis was to summarise available RCTs on the performance of CADe systems in colorectal neoplasia detection. METHODS We searched MEDLINE, EMBASE and Cochrane Central databases until March 2020 for RCTs reporting diagnostic accuracy of CADe systems in detection of colorectal neoplasia. Primary outcome was pooled adenoma detection rate (ADR), Secondary outcomes were adenoma per colonoscopy (APC) according to size, morphology and location, advanced APC (AAPC), as well as polyp detection rate (PDR), Polyp-per-colonoscopy (PPC), and sessile serrated lesion per colonoscopy (SPC). We calculated risk ratios (RR), performed subgroup, and sensitivity analysis, assessed heterogeneity, and publication bias. RESULTS Overall, 5 randomized controlled trials (4354 patients), were included in the final analysis. Pooled ADR was significantly higher in the CADe groups than in the control group (791/2163, 36.6% vs 558/2191, 25.2%; RR, 1.44; 95% CI, 1.27-1.62; p10 mm adenomas (RR, 1.46; 95% CI, 1.04-2.06), as well as for proximal (RR, 1.59; 95% CI, 1.34-1.88) and distal (RR, 1.68; 95% CI, 1.50-1.88), and for flat (RR: 1.78 95% CI 1.47-2.15) and polypoid morphology (RR, 1.54; 95% CI, 1.40-1.68). Regarding histology, CADe resulted in a higher SPC (RR, 1.52; 95% CI,1.14-2.02), whereas a nonsignificant trend for AADR was found (RR, 1.35; 95% CI, 0.74 – 2.47; p = 0.33; I 2:69%). Level of evidence for RCTs was graded moderate. CONCLUSIONS According to available evidence, the incorporation of Artificial Intelligence as aid for detection of colorectal neoplasia results in a significant increase of the detection of colorectal neoplasia, and such effect is independent from main adenoma characteristics
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